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mariano rossi.
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Questo attezzo serviva per "battere " le falci...
veniva piantato nel terreno in mezzo alle gambe del contadino che da seduto una volta appoggiata la lama sull'incudine martellava a ritmo veloce e regolare la lama della falce... -
luis1005.
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La falce si batteva per ripristinare l'affilatura quando era necessaria un'operazione più incisiva rispetto la semplice passata con la pietra per molare;
serviva anche a concedere al falciatore pochissimi minuti di riposo (l'operazione si faceva seduti per terra).
Aggiungo ancora che una volta le falci, come le zappe, si battevano e non si limavano per non consumare velocemente la parte tagliente dell'attrezzo stesso.. -
peppe.+.
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CITAZIONE (luis1005 @ 21/3/2012, 21:30)Aggiungo ancora che una volta le falci, come le zappe, si battevano e non si limavano per non consumare velocemente la parte tagliente dell'attrezzo stesso.
Difficilmente si ammaccava la zappa e il bidente visto che da noi e sicuramente ovunque quando il fabbro costruiva questi attrezzi aggiungeva l'ultimo pezzo di circa 5 cm una lastra di acciaio ricavata da una balestra di auto, poi veniva lavorato alla forgia fino ad arrivare a farla sottile e in fine si temprava facendola roventare alcune volte alla forgia e immergendola nell'acqua per frazioni di secondi.. qui stava la professionalità del fabbro..
maturalmente era si,, temperata ma fino a un certo punto da rimanere dura ma nel frattempo anche tenera da fare in modo che quando la zappa prendeva un sasso piccolo lo tagliava netto invece un sasso grande si doveva piegare ma non spezzarsi altrimenti ogni zappata ci voleva una zappa nuova.. .... -
giuanì.
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Se posso aggiungere una precisazione, io quell'attrezzo lo uso ancora e la battitura si serve anche ad affilare ma non solo, il suo scopo primario è eliminare le piccole curve che provocano le pitre quando incontrano la lama. La stessa operazione si svolge oltre che con la falce fienaia anche con la falce con cui si miete il frumento (in dial misura). Dopo la battitura la lama va passata con un'apposita pietra bagnata, che mentre si lavora si tiene a bagno di solito dentro un corno di mucca cavo che si attacca alla cintura (in dial. cudér). . -
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questo è un battifalce, la "preda" tradotto la pietra veniva tenuta nel corno di una mucca (non che le venisse tagliato, ma perdevano uno strato di loro) nell'acqua e ogni tanto un giro...
anche da noi usiamo lo stesso termine "cuder"...
si teneva attaccato dietro alla cintura dei pantaloni in modo da potere prendere la pietra senza sforzo. -
Agrigiardiniere.
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Lo stesso attrezzo per lo stesso identico utilizzo, compresi i dettagli, l'ho visto l'ultima volta una cinquantina di anni fa dai miei nonni in Ciociaria. . -
moisan.
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Mai viste cose del genere... sarà che sono giovane!!! . -
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