Portulaca oleacea

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. mariano rossi
        Like  
     
    .

    User deleted


    È nota nelle diverse regioni con diversa denominazione: in italiano come porcellana, procaccia, porcacchia, pucchiacchella o picchiacchella (in alcune zone del Sannio viene chiamata, eufemisticamente, erba vasciulella per evitare |il diretto riferimento dialettale al sesso femminile,(la purchiacca, in dialetto napoletano, è la vagina), perchiazza, sportellaccio, andraca; in inglese come purslane, purslave, pursley, pusley; in spagnolo e catalano come verdolaga, verdalaga, buglosa, hierba grasa, porcelana, tarfela, peplide' (Spagna), colchón de niño (Salvador), flor de las once (Colombia), flor de un día, lega (Argentina); in portoghese e galiziano come beldroega, bredo-femea, baldroaga; in basco come ketozki, ketorki, getozca; in francese come pourpier, portulache; in cinese come Ma-Chi-Xian.


    Tra queste la oleracea è la più diffusa. Il nome botanico latino significa 'piccola porta' per il modo con cui si aprono le capsule. Gli Arabi nel Medio Evo l’hanno denominata baqla hamqa, che significa 'pianta pazza' o 'pazzesca' a causa del modo in cui i rami si estendono per terra senza alcun controllo.


    Di probabili origini asiatiche, nell’antico Egitto era utilizzata come pianta medicinale, mentre era coltivata durante il Medio Evo nei Paesi Arabi e nel Bacino del Mediterraneo, soprattutto in Spagna. In Arabia Saudita, Emirati Arabi e Yemen, sono coltivate correntemente diverse varietà di portulaca della sottospecie sativa. Negli Emirati Arabi la varietà coltivata è reperibile in molti negozi di ortaggi per essere utilizzata come insalata. Nelle regioni dell’Italia meridionale la portulaca, raccolta negli orti come spontanea, veniva venduta alla rinfusa da ambulanti durante gli anni ’50 – ’60.


    Raccolta allo stato spontaneo o talvolta coltivata, viene consumata da tempi remoti nelle regioni mediterranee. Le foglie dal sapore acidulo, crude o cotte, si consumano in insalata; sono utilizzate per preparare minestre saporite e rinfrescanti, si possono conservare sottaceto. Nella cucina napoletana era un tempo raccolta insieme alla rucola da piante che crescevano spontaneamente, e venduta da ortolani ambulanti. Rucola e pucchiacchella erano un binomio quasi inscindibile tra gli ingredienti dell'insalata.

    Nella cucina romana la portulaca o porcacchia appartiene a quel misto di varie verdure domestiche e selvatiche crude che sono consumate in insalata sotto il nome di misticanza o insalata di mescolanza. Anticamente questa misticanza la portavano a casa i frati passando a chiedere l’obolo alle famiglie, ed infatti in Corsica la portulaca viene tuttora chiamata “erba fratesca”.



    Usata per curare diarrea, vomito, enterite acuta, emorroidi ed emorragie post-partum.


    Un impacco di foglie è usato in caso di foruncoli, punture d’api ed eczema.
    Negli ultimi anni sono state scoperte notevoli proprietà nutritive e medicinali: è una fonte vegetale dell’acido grasso omega-3 (importante per la prevenzione degli attacchi cardiaci) di cui contiene modeste quantità e di acido α-linolenico; possiede un elevato contenuto di proteina cruda e di polisaccaridi idrosolubili, una buona tolleranza alla salinità e una discreta capacità di accumulo di metalli pesanti.



    è molto comune negli orti ( anche il mio ) ho provato a mangiarla in insalata......a me non piace, ma c'è chi la coltiva appositamente
    Attached Image
    180611 013.JPG

     
    .
  2. pilusmax
        Like  
     
    .

    User deleted


    erbaccia infestante, che si sradica facilmente , non piace neanche a me ne cruda ne cotta.
     
    .
  3. paolaas
        -1   Like  
     
    .

    User deleted


    Sì è vero... Almeno viene via facilmente....
     
    .
2 replies since 19/6/2011, 06:12   415 views
  Share  
.