| Conoscere e condividere la cultura italiana: Tiscali lancia il motore di ricerca ISTELLA
Da oggi anche l'Italia ha il suo motore di ricerca. Si tratta di istella, un progetto Tiscali che vede come partner tecnologici il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), l’Università di Pisa, l’Internet Memory Foundation, Dell e HERE, il brand di location cloud di Nokia. “istella” è una parola della lingua sarda, che significa appunto “stella”, la bussola che fin dall'antichità rappresenta il punto di riferimento per l'uomo nelle sue navigazioni. istella è un progetto tecnologico, imprenditoriale e culturale che vede finalmente anche il nostro Paese protagonista nel fondamentale terreno del "search", delle ricerche web al giorno d'oggi porta di accesso fondamentale ad ogni conoscenza digitale. "Una grande sfida tecnologica che mostra la trasformazione del nostro Paese" le parole dell'amministratore delegato Tiscali, Renato Soru.
La novità - In Italia per anni si sono spesi fondi ingenti e attenzione pubblica per preservare i "gioielli" di famiglia, a cominciare dalla compagnia di bandiera Alitalia. Le vaste praterie della Rete, però, sono rimaste ad appannaggio dei grandi soggetti economici americani che dominano oggi il mercato dei motori di ricerca, dei social network, della pubblicità online. Con istella, invece, presentato presso la sede dell'enciclopedia Treccani a Roma, il “punto di vista” sui contenuti italiani, sarà tutto frutto di intelligenze e talenti di casa nostra.
Come funziona - Per semplificare potremmo dire che il motore di ricerca "made in Italy" è in grado di mescolare una grande tecnologia di ricerca con caratteristiche sociali e di condivisione: "Cerca, contribuisci, condividi" non a caso lo slogan scelto. Prima di tutto la ricerca. Sono già stata indicizzate 3 miliardi di pagine e 180 terabytes di dati. A differenza degli altri motori che "profilano"gli utenti e forniscono risultati in base alle precedenti navigazioni, i risultati di istella risulteranno sempre neutri, uguali per qualsiasi utente. Saranno presenti inoltre tutti i classici servizi (foto, news - con 2500 fonti indicizzate -, ecc) ma anche le "mappe" con un interessante opzione che permetterà di visualizzare le foto "storiche" che riguardano una certa area e che possano mostrare "la trasformazione del nostro Paese".
C'è quindi la parte relativa a contributi esterni - Per ogni voce di ricerca, oltre ai risultati, sarà facilmente accessibile un'area che permetterà di aggiungere informazioni, anche multimediali, che arricchiscano la qualità della conoscenza accessibile. L'invito alla contribuzione è rivolto agli utenti che possano offrire “una coda lunga di sapere” (è di Italo Calvino, “Ogni vita è un'enciclopedia”, la frase scelta per indicare la conoscenza partecipata che può arrivare dagli utenti), ma non solo. I contributi, in ottica open-data, saranno anche quelli "professionali" di soggetti quali archivi storici e professionali, enti di ricerca, aziende, associazioni e fondazioni, tutto ciò che rappresenta "la grande ricchezza nazionale non reperibile su Internet”. Fin dal lancio, istella vedrà la presenza dell’Istituto Treccani, dell’Agenzia Stampa LaPresse, dell’ICAR-SAN (Istituto Centrale per gli Archivi del Ministero dei Beni Culturali), dell’ICCU (Istituto Centrale per il Catalogo Unico del Ministero dei Beni Culturali), della Guida Monaci e Blom CGR (Compagnia Generale Ripreseaeree), azienda leader in Italia nel telerilevamento.
L'aspetto "social" - Ogni utente avrà una pagina che terrà traccia di tutti i contributi pubblicati e tramite la quale sarà possibile "seguire" altri utenti che con il loro sapere e la loro esperienza arricchiscono le voci del motore di ricerca. Un vero e proprio "social network del sapere" perfettamente integrato con il "search engine" e con i contributi degli utenti. Il tutto, infine, su una piattaforma di grande usabilità, e con straordinarie tecnologie che offrono una perfetta organizzazione semantica e una ottima capacità di navigazione. Ma è l'idea alla base del progetto a rappresentare un punto di orgoglio per tutti gli italiani. "Questo progetto è da tempo la mia "magnifica ossessione" aggiunge Soru "è una sfida importante: ora Google è di fatto un monopolio, ma nessun monopolio dura per sempre. Sul web, finalmente, l'Italia sarà rappresentata con il suo punto di vista".
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AMICI DELLA TERRA 
