Troppi laureati fasulli

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  1. peppe.+
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    Ho sempre sostenuto che in questo ed altri paesi circolano troppe persone con laurea fasulla, da sempre per ottenere una laurea basta pagare con soldi o altro e tutto fila liscio ma mi chiedo: con quale buon senso una persona riesce a coprire un ruolo dal quale non ci capisce una mazza? chi è furbo può risolve il problema in vari modi e dopo alcuni anni magari comincia pure a capirci qualcosa naturalmente dipende dal tipo di lavoro, solo nel comune dove risiedo conosco personalmente da sempre 22 persone che copre ruoli ad alti livelli con laurea al massimo del voto ma visto che li conosco non mi risulta che abbia frequentate scuole oltre la scuola media o alcuni anni dopo la media e mi sono visto e assistito a festeggiare alla grande la famosa laurea. tutti questi ragazzi acqua e sapone così teneri e delicati con un vestito elegante con cravatta e scarpe lucide, tutti operano in uno studio tutto loro chi da avvocato, dottore, dentista, ingegnere, ecc... naturalmente i loro genitori sono anche laureati e operano a tutto campo....

    di questi ragazzi potrei fare nome cognome e indirizzo ma a che serve tanto non sono io a cambiare le cose in questo sistema solo una guerra può resettare tutto e non esiste altra via oramai le cose che non funziona hanno radici secolari e per estirparli bisogna smantellare tutto il sistema e in questo sistema ci sono legati anche le brave persone ... purtroppo anche loro tengono le loro colpe per non aver fatto nulla pur sapendo tutto quello che succedeva.....


    ecco alcune laurea fasulla...

    Cosenza, 72 lauree false e 75 indagati. Università della Calabria nella bufera
    Added by Redazione Paese24.it on 2012/09/17.
    Saved under Primo Piano
    Tags: 110 e lode unical, inchiesta lauree unical, lauree false unical, lauree unical, unical
    Campus Unical a Rende (Cs)
    Sostiene sette esami nello stesso giorno e con il massimo dei voti, chiesto l’annullamento del suo e di 71 altri titoli di studio Unical. 75 indagati per 72 lauree fasulle, assegnate a studenti che non avevano ancora terminato il normale percorso di studi. Si chiama “110 e lode” l’indagine condotta prima dalla Procura della Repubblica di Cosenza e poi da quella di Catanzaro, che ha portato alla luce un sistema fraudolento (composto da studenti, laureandi, laureati e personale amministrativo compiacente) insito nell’Università della Calabria e finalizzato all’assegnazione indebita di lauree in Lettere e Filosofia a studenti che non avevano i requisiti per ottenerle. Tutto è iniziato nel marzo del 2011, quando il Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia riconobbe come falsa una firma a suo nome apposta su di uno statino: da qui sono partite le indagini della Procura di Cosenza, con il sequestro di oltre ventimila atti che hanno portato alla luce un giro di firme false e statini fotocopiati, che servivano a falsificare esami in realtà mai sostenuti. La Procura di Cosenza ha diffuso i nomi dei 75 indagati e chiesto così l’annullamento di ben 72 titoli di Studio assegnati dal 2004 al 2011 dalla Facoltà di lettere e Filosofia dell’Unical. Contestati a vario titolo i reati di concorso in falso e introduzione abusiva nel sistema informatico dell’Ateneo. Pare che su alcuni documenti sia stata trovata addirittura la firma di docenti che non insegnavano più all’Unical da diversi anni, mentre tra i casi più curiosi si segnala quello di uno studente capace di sostenere nello stesso giorno ben sette diversi esami, tutti superati con il massimo dei voti, ovviamente. Mentre il Rettore Giovanni Latorre fa sapere che l’Università della Calabria tutelerà la propria immagine nelle sedi opportune, la Procura ha esteso le proprie indagini ad altre sette facoltà, per verificare quanto sia diffuso il sistema corrotto all’interno dell’Ateneo.

    Luigi Adinolfi
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    Laurea in Ingegneria “falsa” inserita nel curriculum presentato per poi ottenere un incarico: l’ex senatore leghista Claudio Regis, 66 anni, divenuto vice commissario straordinario dell’Enea (l’Agenzia per l’energia e l’ambiente), è stato condannato dalla Corte dei Conti.

    Dovrà pagare 73 mila euro per danno erariale. A questa somma potrebbe aggiungersene anche un’altra, 186 mila euro chiesti dall’Enea, parte civile in un procedimento penale per truffa e sostituzione di persona.

    “Tutto nasce dopo una singolare sortita da parte del leghista che, da poco al vertice dell’Ente energia con un primo decreto del Consiglio dei ministri, polemizzò con il premio Nobel Carlo Rubbia, appena defenestrato dalla presidenza. Siamo a fine luglio 2005, in carica c’è il penultimo governo Berlusconi: lo scienziato bolla il cda dell’Enea come «il branco» in mano ai partiti, e viene messo alla porta. E Regis accusa: «Nessuno mette in discussione le competenze di Rubbia sulle particelle, ma quando parla di ingegneria è un sonoro incompetente»”, spiega Alessandro Fulloni sul Corriere della Sera.
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    Comprare una laurea non e’ difficile: e’ solo questione di prezzo. E Renzo Bossi, nonostante la smentita, lo sa bene. La spesa e’ minima e anche il disturbo: 120 dollari per la laurea, 130 per la pergamena più raffinata, e nessun esame da frequentare. Si fa tutto online. Non si deve nemmeno aspettare, la consegna e’ garantita in cinque giorni. “Niente corsi, niente esami, niente studi” dice la pubblicità su internet della rete Instant degrees (laurea istantanea). Chi garantisca la laurea non e’ importante se serve soltanto avere un titolo da esibire. In questo caso basta un titolo autentico, ma di un’università non riconosciuta da nessuno. E’ stato così per il tesoriere leghista Francesco Belsito, laureato presso un’imprecisata Università John Kennedy a Milano e diplomato presso un istituto che all’epoca risulta fosse chiuso. E si sospetta sia così anche per Rosi Mauro (lei ha smentito) e il suo caposcorta Piero Moscagiuro, diplomati e forse laureati in Svizzera.

    Per aumentare il prestigio, spesso si gioca sui nomi storpiati: c’è l’Università di Berkley, l’Università di Standford, la Sorbon. Bisogna fare attenzione anche alla geografia: la Cambridge International University, all’apparenza britannica ha sede in Sud Africa, mentre il Concordia College and University, invece di essere a New York, ha sede nella Repubblica Dominicana, ha un sito internet registrato in Pakistan e una casella postale negli Stati Uniti.

    I costi restano abbordabili anche per un certificato di buona qualità: 395 dollari “tutto incluso” per la laurea di primo livello in legge, economia, teologia, scienze, pubblica amministrazione o sociologia. La Belford University (texana all’apparenza, in realtà degli Emirati Arabi) propone addirittura “pacchetti speciali”: se prendi laurea, master e dottorato di ricerca in un colpo solo, il costo scende da 3.200 a 2.700 dollari. Frequentare non serve. Basta superare un semplice test. Gli studenti a queste condizioni non mancano, secondo i ricercatori del Cimea, il più importante centro italiano per il riconoscimento di titoli, sono 2.615 e in un solo anno sono aumentate del 48%.

    Ci sono situazioni, però, in cui non basta un titolo qualunque. E’ il caso della laurea albanese di Renzo Bossi: insieme al titolo di studio (in gestione commerciale) c’era tanto di certificato degli esami sostenuti, con date precise e con voti verosimili. Con un certificato del genere, Bossi avrebbe potuto esercitare tranquillamente anche in Italia, assicurano dal ministero dell’istruzione (Miur), perché l’Università Kristal di Tirana e’ riconosciuta dal governo albanese, quindi anche dal nostro. Se si vuole una laurea di questo tipo e’ meglio rivolgersi al paese che più di tutti vi ha costruito un mercato: la Russia. Il mercato delle lauree, in Russia, e’ così diffuso da non dover eccedere nella discrezione. I certificati sono stampati sulla carta originale della Goznak (poligrafico di Stato) e vidimati da timbri ufficiali. E come avere in portafoglio una banconota falsa, ma stampata con inchiostro e filigrana identici a quelli ufficiali: se si prova a spenderla, difficilmente si resterà delusi.

    (Fonte Panorama)

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    Un professionista stimato e apprezzato. Invitato ai maggiori convegni di tema nutrizionista e ritenuto uno dei maggiori esperti del tema in Emilia-Romagna. Peccato che M.Z., 37enne con residenza a Faenza (in provincia di Ravenna), la laurea non l'avesse mai conseguita. Anzi. Sette anni fa aveva addirittura inscenato una seduta completamente fasulla all'Università degli Studi di Bologna, con tanto di commedianti nella parte dei professori. Un tranello nel quale era caduta perfino la madre del finto nutrizionista, presente quel giorno in ateneo. La donna ha dichiarato: “io stessa, e tutta la mia famiglia, abbiamo assistito alla discussione della tesi di laurea di mio figlio. Guardi, glielo può dire anche mia figlia”.

    Viral video by ebuzzingM.Z. aveva dato nella sua carriera solo una ventina di esami – La strana vicenda (riportata dal Resto del Carlino) è venuta alla luce perché qualcuno, all'ennesimo invito ricevuto da M.Z., si è chiesto se questo presunto medico fosse davvero laureato. Ma negli archivi universitari non è stata trovata traccia della laurea: il “nutrizionista” nella sua carriera accademica aveva dato solo di una ventina di esami.

    La Guardia di Finanza ha fatto luce sulla vicenda

    L'operazione della Guardia di Finanza – Nonostante la finta laurea M.Z., come detto, era molto stimato. Diversi pazienti avevano apprezzato particolarmente le diete da lui consigliate. M.Z. operava in tre studi: uno a Faenza e due a Forlì. Nonostante la finta laurea risalisse a sette anni fa l'uomo praticava la professione di nutrizionista da circa un anno. Dopo la venuta alla luce dell'accaduto lo pseudo-medico avrebbe dichiarato: “è vero. Mai preso la laurea. Ho fregato tutti. Mi avete tolto un bel peso. Grazie”. La vicenda è stata “risolta” grazie alle operazioni dei finanzieri coordinati dal colonnello Alessandro Mazziotti e dal capitano Cesare Tozzola.

    continua su: www.fanpage.it/il-famoso-medico-nut.../#ixzz2Ba83vofp
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    Lavorava come dirigente del servizio informatico per le Asl di Rieti e Roma H. Ma Patrizia Sanna non avrebbe avuto alcun titolo per farlo: non sarebbe laureata in Scienze informatiche.

    Il falso diploma le costerà caro. L’unica donna finita in manette nella maxi inchiesta sulla Asl di Viterbo dovrà pagare un risarcimento stellare. Più di 894mila euro (894mila 235 euro e 91 centesimi, per la precisione) da versare alle Asl di Rieti e Roma H.

    Così ha deciso la Corte dei conti, che ha condannato Sanna per il danno erariale derivante dalla sua assunzione a tempo determinato in entrambe le aziende sanitarie. Dal 2003 al 2005 a Rieti. Dal 2005 al 2009 a Roma.

    L’ex dirigente, si legge nel dispositivo della sentenza, “ha consapevolmente presentato falsa documentazione afferente titolo di studio (diploma di laurea) mai conseguito”.

    Per i magistrati contabili, Sanna “ha dato ampia dimostrazione dell’evanescenza della propria preparazione professionale”. Ne è la prova “l’affidamento di appalti alla ditta Isa (da parte della Asl di Viterbo e della Asl Roma H), in manifesto dispregio della normativa sui contratti pubblici”. Proprio quegli appalti hanno fatto finire in manette tanto la dirigente del servizio informatico romano e reatino, quanto l’ex presidente del cda della Isa Alfredo Moscaroli. Lui le avrebbe versato tangenti in cambio dell’impegno di lei a far aggiudicare forniture e servizi informatici alla Isa. Ma mentre Moscaroli è ancora in attesa della richiesta di rinvio a giudizio, per Sanna il processo al tribunale di Viterbo è iniziato un mese fa, dopo due anni di stop per cavilli burocratici. Processo che si somma a quello in corso a Velletri per il suo falso diploma di laurea.

    La Corte dei conti definisce contraddittoria la difesa dell’ex dirigente. Se, infatti, lei “sostiene di non aver mai presentato alle pubbliche amministrazioni alcun curriculum, né di avere mai depositato alcun certificato di laurea”, il suo avvocato Marco Fierli “afferma il possesso, da parte della signora Sanna, del diploma di laurea”, senza spiegare perché l’ex dirigente non sia stata in grado di esibirlo.

    Alla Corte non sono bastati i “notevoli risultati ottenuti”, secondo l’avvocato di Sanna, durante la sua attività. L’ex dirigente, per i magistrati contabili, è stata assunta “a seguito del deposito di documenti falsi” e “al fine specifico di indurre in errore l’amministrazione” sulle sue competenze professionali. Senza contare i risparmi della Asl Roma H dopo la rinegoziazione dei rapporti contrattuali con la Isa, a seguito della bufera giudiziaria abbattutasi sulla società.

    La conclusione è il maxirimborso alla Asl reatina per più di 202mila euro, a quella romana per oltre 671mila euro e all’Inpdap per 19mila e 800 euro circa. In totale fanno più di 894mila euro. Tutti a carico di Patrizia Sanna.

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    Potrei postare all'infinito.....

    Forse l'unica laurea buona la tengo io :P la 4° elementare :B): la 5° con recupero serale e vi assicuro che studiai veramente con cuore.... :wub: . e non acquisto un libro per coltivare le patate come mi è stato detto in questo forum.. :ZAFFIRO149.gif:
     
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  2. mariano il garfagnino
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    Già......vedi il trota..... :D
     
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  3. peppe.+
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    CITAZIONE (mariano il garfagnino @ 8/11/2012, 18:19)
    Già......vedi il trota..... :D

    E giannini?



    Sappiamo già cosa è accaduto ad Oscar Giannino negli ultimi due giorni. Ben nota è l'importanza che questa vicenda interna ad un movimento, che difficilmente arriva al 4% su scala nazionale, possa avere sulla governabilità del paese (la fiducia della gente in Lombardia, dove Fare toglieva a a Berlusconi un bel gruzzolo di voti rendendo verosimilmente possibili alla sinistra le speranze risicate di una maggioranza in senato, potrebbe venire meno). Ma accade, è già accaduto e palesare tramite espressione facciale l'amaro in bocca serve a poco.

    Più che altro fa riflettere il movente. Due filoni di pensiero hanno provato a sviscerare la questione, naturalmente in modi diametralmente opposti. I pro Giannino hanno ritenuto le dimissioni di Zingales a quattro giorni dalle elezioni un atto inutile, visto che il giornalista resta leader ed eventualmente riconsegnerà il proprio mandato subito dopo la tornata elettorale. Dall'altra parte chi ha appoggiato strenuamente il gesto di Zingales persegue una logica rigorosa ed integerrima che non è tradizionalmente “nostra”.


    Comunque sia a 57 anni sono riuscito a laurearmi...



    :EmoticonVillageVarie2%20(33).gi :EmoticonVillageVarie2%20(33).gi :EmoticonVillageVarie2%20(33).gi



     
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  4. pino il sabino
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    Peppe!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! :EmoticonVillageVarie2%20(33).gi :EmoticonVillageVarie2%20(33).gi :EmoticonVillageVarie2%20(33).gi :EmoticonVillageVarie2%20(33).gi finalmente ti sei laureato.
    Certo io sono stato fortunato perchè mi sono laureato in VANGOLOGIA nel 2007. :ZAFFIRO149.gif: :36_12_6.gif: :36_12_6.gif: :36_12_6.gif:
     
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  5. Agrigiardiniere
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    Stiamo criticando i politici che si fanno passare per laureati senza esserlo. Negli anni intorno al '68, all'Università di Roma ma accadeva anche altrove, ho visto distribuire i "18 politico negli esami di gruppo" a gente che risulta correttamente laureata e che oggi insegna ai nostri figli, ci apre la pancia per toglierci le appendiciti, decide come spendere i soldi pubblici o presiede i nostri tribunali...

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  6. gooddie
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    Giannini è un mito....non gli bastava una laurea falsa, ben 2 e visto che c'era anche un bel master all'estero
     
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5 replies since 8/11/2012, 00:36   4357 views
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